Ciao a tutti!
Apro con una buona notizia: dalla pesata di stamattina è risultato che sono scesa a 91,8, il che per me è un grande traguardo (perchè significa che dall'inizio della dieta - e cioè in un mese e mezzo - ho perso 8,5 kg). Prima di aggiornare i traguardi, però, intendo aspettare ancora qualche giorno: non vorrei svegliarmi domani e scoprire che si trattava solo di un calo momentaneo...
In ogni caso, questa notizia mi ha rallegrato la giornata.
Per quanto concerne l'argomento di oggi, volevo parlarvi dell'interazione dieta-lavoro. L'argomento si impone visto che ormai ho ricominciato - sebbene non con la frequenza dei periodi più caldi - ad andare in ufficio e mi sono resa conto che, nonostante la dieta sia stata predisposta appositamente anche per fronteggiare questa routine, non è affatto facile seguirla quando non si può tornare a casa a preparare.
In particolar modo, nemico giurato della dieta è il classico "spuntino veloce" che a volte devi fare quando sei troppo presa dalle cose di lavoro; ciò in quanto non esiste nessuno snack veloce che però sia poco calorico e ti tolga la fame.
Ad esempio, ieri, dopo essermi trattenuta circa fino alle 16:30 senza mangiare niente, ho finito con l'aggredire un pacco di TUC crackers (che certo non sono sanissimi); certo, avendo mangiato solo quelli, i danni non sono stati enormi, ma ugualmente temo che, a lungo andare, tutto ciò possa essere non sano.
Voi come vi comportate in queste situazioni (rispondete anche in privato se vi va)?
Io medito di chiedere lumi alla dietista in merito. Potrei, ad esempio, portarmi degli yogurt magri da lasciare nel frigo dell'ufficio o magari portarmi quelle barrette sostitutive che fa la Pesoforma (non so se le abbiate mai assaggiate, ma quelle ai cereali e cioccolato non sono affatto male). In ogni caso, considerato che pago una professionista appositamente per indicarmi cosa mangiare, non penso sia opportuno decidere di testa mia...
Ora vi saluto.
xxx
Incasinatissima
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